Onicofagia è il termine tecnico utilizzato per definire la grave tendenza a mordersi ripetutamente le unghie delle mani o dei piedi.
Vediamo ogni giorno tanti individui trattare con poco riguardo le proprie unghie, arrivando addirittura ad infliggersi dolore. Spesso tale patologia causa in chi ne soffre imbarazzo e panico. Mangiarsi le unghie non è raro, per questo fortunatamente esistono molti rimedi per combattere il tic nervoso. Chi è affetto da Onicofagia cronica, può avvalersi di rimedi per così dire estetici, ad uso topico, ma anche di terapie specifiche in grado di analizzare le abitudini comportamentali, correggendole.
Il Dr. Kevin Kennedy, psicoterapeuta presso la nota Harvard Vanguard Medical Associates di Braintree, definisce l’Onicofagia come sottogruppo di OCD (disturbi ossessivo-compulsivo). Fanno parte di tale categoria anche altri vizi, come tirare o arrotolare eccessivamente i capelli, mordicchiare l’interno della guancia o torturare le imperfezioni della pelle. L’Onicofagia può sorgere in seguito a forte stress, ansia o tensione; sia in piena attività, che in seguito a traumi.

L’abitudine di mangiarsi le unghie diviene automatica, tanto che chi ne è affetto non se ne rende conto fino a quando non percepisce dolore. Alcuni pazienti arrivano addirittura a mordersi le unghie dei piedi, compresa la pelle circostante, fino a sanguinare. Non è addirittura raro trovare chi morde l’unghia fino a levarsela completamente; ciò provoca irrimediabilmente rilevanti effetti psicologici quali frustrazione e disgusto di sé.
I trattamenti per l’Onicofagia variano in base all’importanza del problema. Nei casi meno estremi, è sufficiente applicare sulle unghie appositi smalti dal sapore amaro. Altri trattamenti comprendono misure più drastiche, come elastici sul polso che scattano ogni qualvolta si provi a mordere le unghie. In questo modo il cervello associa mordicchiare al dolore, eliminando il vizio. Queste tecniche purtroppo non hanno esito positivo su tutti gli individui.
Chi soffre di questo problema arriva addirittura ad ammalarsi di disagio, vergognandosi di sé stesso in mezzo alla gente. Dolore e imbarazzo insopportabili, fanno scattare la forza di volontà, che cerca una soluzione per combattere il vizio. Prodotti topici per le mani possono senza dubbio migliorare l’aspetto estetico del corpo, ciò che conta veramente è però la determinazione del paziente. Proprio come smettere di fumare, per interrompere le cattive abitudini bisogna volerlo. Spesso risulta facile abbandonare un vizio, quando se ne possiede un altro a cui dare attenzioni. Ecco perchè ex pazienti di Onicofagia divengono addirittura fissati con prodotti di bellezza per unghie e mani!
Alain-Raymond Van Abbe, un Olandese esperto in salute e bellezza, è il fondatore dell’istituto mondiale dell’Onicofagia (IPO) a Venlo, nei Paesi Passi. Van Abbe ha scoperto un rimedio efficace contro la patologia, innovativo nel suo genere. Oltre ad educare i propri pazienti sul corretto rapporto con le unghie, ha progettato uno stampo per bocca, creato da un dentista, da indossare direttamente sui denti. L’apparecchio non può essere rimosso per un mese e impedisce totalmente la possibilità di mangiarsi le unghie. Questa tecnica funziona nel 97% dei casi.
Guarire da una grave Onicofagia richiede costanza e cura; bisogna parlare dei propri aspetti psicologici quali imbarazzo e frustrazione. Scegliere con gli esperti quale tecnica di guarigione adottare è fondamentale; in questo modo lo specialista potrà monitorare evoluzioni e miglioramenti del paziente, con sedute di follow up non troppo distanziate nel tempo.
La ricrescita naturale delle unghie sottoposte a forte stress, richiede prodotti specifici, differenti da quelli per semplice manicure. Sono cosmetici studiati appositamente per riparare pelle ed unghie, non hanno solo scopo estetico. Come detto prima, gli smalti dal gusto sgradevole e amaro risultano ottimi; il sapore avvertito farà passare la voglia di mordicchiare le unghie non appena messe le mani in bocca. Anche un buon olio per cuticole è fondamentale, lo scopo è nutrire ogni parte danneggiata della zona. Si quindi a cosmetici fortemente nutrienti e riparatori, evitare prodotti troppo profumati poiché potrebbero irritare la parte.
In commercio esistono inoltre veri e propri kit preparati con l’intento di educare i pazienti a prendersi cura delle proprie unghie, anche a domicilio. Il pacchetto comprende solitamente uno smalto amaro, olio o crema nutriente per cuticole e un file teorico, con nozioni base. Lo smalto dovrebbe essere applicato sulle unghie ogni giorno; l’olio ancora più spesso se possibile. Per aiutarsi psicologicamente, si rivela utile scattare foto del prima e dopo, così da constatare con i propri occhi i miglioramenti raggiunti.
L’Onicofagia a volte torna, spesso forza di volontà e determinazione vacillano, facendo ricascare il paziente nel vortice. Se la patologia non scompare con prodotti ad uso topico o tecniche di modificazione del comportamento, allora abbiamo a che fare con qualcosa di più ostinato e intrinseco di un brutto vizio. A questo punto l’intervento di uno psicologo professionista si rivela fondamentale, poiché in grado di scovare le reali cause interiori per cui il paziente decide di provocarsi dolore, con una sorta di auto-mutilazione del proprio corpo.
Patrizia
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Purtroppo io questo brutto vizio ce l’ho e vi assicuro che molte volte non me ne rendo nemmeno contro. Quali sono i prodotti giusti per smettere? Grazie.
Io mangio le unghie sin da bambina e non ho mai smesso. Però ho trovato un rimedio che non mi fa pensare a mettere le mani in bocca. Durante la nostra vacanza due anni fa in un appartamenti val pusteria ho imparato a lavorare a maglia e questo hobby mi piace così tanto che mi dimentico di mangiare le unghie perchè ho le mani tutte e due occupate. Oltre a questo hobby meraviglioso che mi permette di creare maglie e tante altre cose bellissime, vado dall’estetista e mi faccio mettere la resina e così posso resistere tre o quattro settimane.
è un brutto vizio, e fa anche un pò ribrezzo, francamente!
Grazie per l.articolo! Io fortunatamente non mi sono mai mangiata le unghie in vita mia. Mi da proprio fastidio solo il pensiero! 🙂
Io sono felicissima, è qualche anno che non mangio più le unghie.. le mangiavo quando andavo a scuola, forse lo stress per il troppo studio… adesso sono 3-4 anni che non le mangio più e sono felice
Buon per te Katy! 😀 Bravissima!
Non soffro di onicofagia però ho il vizio di torturare le imperfezioni della pelle del mio viso : ( spesso lo faccio mentre studio o guardo la tv e non me ne rendo neanche conto e così piccole imperfezioni diventano crateri o enormi crosticine. Cerco da anni di smettere ma, ripeto, spesso lo faccio in modo inconscio e neanche me ne accorgo.
Ti capisco Habibi! Io invece mi mordicchio l’interno delle guance… Quando sono stressata arrivo a commettere veri e propri disastri, fino a farmi male :-/
Ciao Habibi, da come lo hai descritto molto probabilmente è Dermatillomania.
Ho letto degli articoli circa questo disturbo ed effettivamente mi riconosco in molti dei sintomi. Spesso è il mio fidanzato che mi stacca letteralmente le mani dal viso quando inizio a martoriarlo senza accorgermene. Devo dire che grazie a lui e alla mia forza di volontà la situazione è decisamente migliorata ma non ne sono ancora uscita del tutto.
Per quanto si possanu usare trattamenti specifici per scoraggiarla, l’unica cosa che può davvero combattere l’onicofagia è la volontà!
E’ vero Littleprincess…!