Riconoscere le recensioni fake su Amazon non è mai facile. Né sarò mai un compito gratificante perché dietro le quinte del colosso di Jeffe Bezos a muoversi sono intrighi che vanno al di là della comune immaginazione.
Sebbene Amazon abbia negli anni conquistato assoluta fiducia da chi acquista online, ad avere un’evidente falla nel meccanismo è Amazon Marketplace, la piattaforma che permette ai venditori esterni di vendere attraverso il servizio di Amazon stessa ottenendo maggiore visibilità e cospicui guadagni. Il tutto appoggiandosi alla corrente dorata che mamma Amazon offre.
C’è purtroppo chi ha trasformato una realtà promettente in una valle fatta di menzogne, interessi e sfide all’ultima recensione fake. Tutto per ottenere prodotti gratuiti su Amazon influenzando con una recensione palesemente falsa migliaia di acquirenti. Che ovviamente cadono nel tranello perché si sa: a vincere è sempre la legge del più forte, di quei numeri che nella loro massiccia presenza ci illudono sulla qualità di un prodotto.
A danneggiare gli acquirenti ed Amazon stessa sono venditori cinesi che nel nostro paese trovano la ricetta per la recensione fake perfetta. Basta un gruppo Facebook dove lanciare l’esca, offrire un prodotto gratuito al quale tutti ambiranno perché gratis è sempre meglio e attendere la recensione a cinque stelle che otterrai in cambio. Un po’ di Google Translate usato a casaccio, poche righe e il gioco è fatto.
Cosa troverai in questo articolo
La recensione falsa è online. E tanti poveri pesci abboccheranno, presi dalla foga di acquistare consapevolmente si fideranno di quei commenti positivi ritrovandosi presto truffati. Le recensioni fake sono purtroppo una piaga dei tempi moderni e danneggiano tutti gli ambiti, da Amazon a Tripadvisor.
Recensioni Fake su Amazon: non è tutto oro quello che luccica
Tutto ha inizio quando, fidandomi ingenuamente dell’immensa mole di commenti positivi al riguardo, decido di acquistare una spazzola lisciante. Prezzo conveniente, adatto alle mie tasche e l’efficacia decantata in più di mille commenti a cinque stelle mi spingono a voler quantomeno provare.
In realtà sono scettica e la cosa mi puzza un po’: come può una spazzola lisciante di un brand sconosciuto ottenere migliaia di opinioni positive contrariamente a quanto ne ha ottenuti quella di un brand famosissimo? Il motivo è presto detto. Dopo un solo giorno di utilizzo la spazzola lisciante smette di funzionare.
Non me la prendo più di tanto perché non solo il prezzo è esiguo ma riesco ad ottenere il rimborso direttamente da Amazon che si scusa tramite email. Da quel momento inizio una ricerca durata mesi che mi conduce in una realtà fatta di menzogne, interessi economici e un miserabile scambio di recensioni positive svendute a prezzi ridicoli.
Con Beautytester.it abbiamo approfondito la questione trovandoci davanti ad uno stuolo di verità che lasciano l’amaro in bocca. E l’oro in faccia, verrebbe da dire leggendo e comparando quelle che sono le opinioni sulla crema viso anti età con pura foglia in oro 24 k della My Little Beauty.
Dalla descrizione questa è una crema miracolosa, che riesce a ringiovanire di dieci anni in pochissimi istanti grazie all’azione idratante della foglia d’oro in 24 k. E non è finita qui, perché viene eccezionalmente scontata del 50% e le 87 recensioni sembrano essere totalmente d’accordo.
Le recensioni intermedie sono però solo quattro, per non parlare dell’unica opinione negativa che in un mare di lodi riesce quasi a perdersi. C’è decisamente qualcosa che non quadra.
I nickname discutibili e l’uso di Google Translate nelle recensioni fake
I recensori professionisti li riconosci subito: quasi sempre scelgono nickname discutibili, stranieri e in molti casi spesso uguali. Anche se la fantasia scarseggia di certo a non farlo è Google Transate, il cui uso è una costante in queste recensioni fake. Un italiano stentato, arrangiato, messo insieme da pezzi che agli occhi dell’acquirente finale appaiono privi di senso.
Come il caso di una certa Sheen per la quale i peli delle sopracciglia vanno soffocati e il viso è reso straordinariamente pop dalla foglia in oro. Non va diversamente con l’utente Hirsch per il quale questa favolosa crema comprata in Amazzonia arrossa la pelle com’era prima dell’estate. Misteri della grammatica e misfatti di un servizio di traduzione poco affidabile.
C’è poi chi rimuove le teste nere, chi la dona alla moglie che in una notte ringiovanisce di dieci anni grazie al confronto con un quadro di dieci anni prima. Nemmeno Dorian Gray avrebbe fatto meglio.
Infine la citazione è doverosa per chi si è ritrovato ad esclamare un eloquente ‘’destra!’’ a fine opinione e per chi consiglia l’applicazione della crema a chi crede nella magia. Harry Potter ne sarebbe orgoglioso.
La mancanza di obiettività nelle recensioni fake
Altro tratto fondamentale nelle recensioni fake è la mancanza di obiettività. Ovvero, la carenza di un’opinione che sia sincera, frutto di un’esperienza concreta che elenchi del prodotto pregi e difetti. Per chi scrive recensioni è la regola: un prodotto non sarà MAI del tutto perfetto, avrà tanti pregi ma qualche difetto ci sarà sempre. Perché l’uso di un prodotto è soggettivo, può piacere come può non piacere. Ma ad ogni modo le opinioni saranno sempre diverse, c’è chi lo ama e chi invece lo trova inutile.
Nelle recensioni fake tutto ciò manca. Il recensore scriverà due righe dai toni entusiastici, più emotivi che tecnici, si lascerà andare a termini quali ‘’fantastico’’, ‘’indispensabile’’, ‘’bellissimo’’ e quanto altro offra il vocabolario delle carinerie a pagamento abusandone in larga scala. La recensione fake è solitamente corta, priva di senso e non esprime mai un giudizio concreto.
Tutte le recensioni fake sono positive e poco importa se quel prodotto è mediocre, definito come inutile da chi lo ha comprato davvero. A vincere sono i numeri. Preferibilmente profumatamente pagati.
Dietro un prezzo perennemente scontato c’è quasi sempre un tranello
Fateci caso: il prezzo di alcuni prodotti è perennemente scontato dal 50% al 70%. Parliamo di prodotti solitamente proposti da venditori cinesi e palesemente anch’essi cinesi, la cui qualità è messa in discussione se confrontata con i brand più conosciuti.
Nel caso della crema idratante d’oro il venditore tiene a farci sapere che è scontata del 58%. Il prezzo scende così da circa 25 euro a poco meno di 12 euro. Un affare, no? Peccato che basti cercare su altri siti come Aliexpress e Alibaba per rendersi conto che si tratta di una bugia bella e buona: entrambi i siti cinesi propongono infatti lo STESSO prodotto a poco meno di 3 dollari.
Coincidenza? O semplice messa in pratica del Funnelling?
Cos’è il Funnelling e come funziona
Nasce negli anni ’80 come metodologia del web marketing. Nell’era moderna viene definito anche come ‘’Astroturfing’’ e indica la creazione di un consenso dal basso a tavolino. Il Funnelling viene praticato in qualsiasi ambito ed ha lo scopo di creare feedback ad hoc per influenzare chi compra.
Nel caso delle recensioni fake ad attuare il Funnelling è il venditore che aggancia i papabili recensori e li persuade pagandoli, rimborsandoli o omaggiandoli con prodotti completamente gratuiti o fortemente scontati.
Chi è che pubblica recensioni positive e perché?
I soliti nomi, le solite, ridicole, tecniche. Delle recensioni ne hanno fatto un lavoro, producendo elevate quantità di scritti in pochissimo tempo e accettando il compito a fronte di svariati scambi, monetari o materiali.
Il Professional Review Writer è il professionista delle recensioni fake, quella persona che preferisce svendere il proprio compito danneggiando non solo chi acquista ma anche chi opera nell’ambito. Venditori onesti, reviewer che scrivono le recensioni per passione ma che inevitabilmente vedono la meritocrazia piegata alle spietate leggi di un mercato che favorisce gli influencer ignorando la vera qualità di chi scrive con passione.
Tutti veniamo danneggiati. Eppure chi pubblica recensioni fake ignora tale disastro, perché gratis è sempre bello, perché anche se una recensione viene pagata solo un euro l’importante è far cassa, il resto non conta.
I recensori di recensioni fake si trovano su numerosi gruppi Facebook, spesso segreti perché è meglio non fare sapere, e tutti mirano al prodotto gratuito. Qualcuno osa e chiede un compenso in denaro, solitamente da accreditare su Postepay o Paypal; qualcun altro tenta l’affare e chiede se è possibile provare gratuitamente un oggetto di elevato valore in cambio di una recensione comunque positiva.
Recensione fake in cambio di prodotti gratuiti
Il recensore professionista agisce mediante diverse tecniche. La preferita è indubbiamente quella relativa ai prodotti gratuiti, la cui onniscienza si sa: colpisce tutti indistintamente e fa gola. Ricevere un prodotto gratuitamente è sempre gratificante ma se ciò pretende la svendita dell’opinione personale velocemente muta in un’arma a doppio taglio.
Negli svariati gruppi Facebook dedicati alle recensioni fake su Amazon il venditore propone un prodotto da recensire che verrà inviato gratuitamente se in cambio il recensore darà le tanto bramate cinque stelle. L’obiettività? Ovviamente manca.
Recensione fake con codice sconto
C’è poi il codice sconto. Ovvero la possibilità di acquistare il prodotto con uno sconto che varia dall’80% al 99%. Praticamente quasi gratis a patto che si dia sempre un’opinione positiva rigorosamente a cinque stelle. I venditori cinesi amano il nostro paese per questo motivo: trovare qualcuno che abbocca è facile. Facilissimo.
Recensione fake con rimborso
E’ forse la tecnica più azzardata. Qui a rischiare maggiormente è chi accetta lo scambio visto che deve inizialmente acquistare di sua tasca il prodotto, recensirlo e solo dopo l’avvenuta verifica da parte del venditore potrà essere del tutto rimborsato. Il prodotto è dunque gratuito ma a posteriori. Un metodo non molto amato dai recensori fake che spesso si sono ritrovati protagonisti di una truffa al contrario: non è infatti raro che il venditore cinese sparisca in barba alla promessa di rimborso.
Dove avvengono gli scambi di recensioni fake?
In principio fu Fiverr, principale portale sul quale si è svolta l’indagine che ha portato Amazon alla denuncia di 1114 utenti rei di aver scambiato le recensioni fake con compensi monetari. Ma non è l’unico: sempre in America noto ai sedicenti recensori fake era buyazonreviews.com che proponeva fino a 20 dollari per recensione a chiunque accettasse lo sporco compito.
Alcuni siti propongono la vendita di pacchetti di recensioni false a fronte di un pagamento che varia dai 3 dollari per recensione ai 550 dollari trimestrali per il pacchetto da trenta. Numeri esorbitanti.
In Italia ad andare forte sono invece i gruppi Facebook. Censiti sono migliaia e ad ognuno di essi appartengono migliaia di utenti che non si risparmiano con buona pace dell’acquirente finale e dei danni ad esso inflitti.
Gruppi nei quali a dominare è l’aspetto truffaldino, spesso mascherato da buone intenzioni che vanno dal ‘’non c’è lavoro quindi mi accontento di un euro per dire falsità’’ a ‘’se posso ottenerlo gratis perché no? ‘’. Nessuno nega ci sia la crisi e che sia difficile ottenere un lavoro di questi tempi ma ciò non rappresenta una scusa per truffare il prossimo.
La questione del brand authority
Riconoscere le recensioni fake su Amazon non sarà mai facile. Ma se hai occhio riuscirai a capire facilmente il misfatto e ad evitarlo oltre che segnalarlo ad Amazon stessa. Il brand authority è uno dei metodi più efficaci per capire se una recensione su Amazon è fake o meno.
Se un brand potenzialmente sconosciuto, sia esso cinese o di altra nazionalità, accumula un numero visibilmente maggiore di recensioni positive rispetto ad un altro brand conosciuto e di qualità la domanda sorge spontanea.
L’esempio più concreto è quello della spazzola lisciante AsaVea. Prezzo scontato del 58%, 211 recensioni su 219 completamente positive e i soliti nomi di fantasia a corredo che lasciano giudizi abbastanza discutibili.
Prendiamo adesso la spazzola lisciante Bellissima di Imetec. Prezzo simile, scontata del 22% ma solo per poco tempo, poche recensioni a corredo e non tutte positive, calibrate tra intermedie e cinque stelle. Giudizi obiettivi e formulati in un italiano perfetto. Noti qualcosa di strano?
Come può una spazzola lisciante cinese superare per qualità quella di Bellissima di Imetec, brand celebre in tutto il paese? Domande alle quali la risposta si trova sempre: recensioni fake. Spietate, miserabili e ridicole recensioni in cambio di prodotti gratuiti.
E Amazon cosa pensa al riguardo?
Amazon è ovviamente a conoscenza del fatto e sta agendo modificando le proprie linee guida. Su Amazon Italia sono state infatti eliminate la bellezza di 500.000 recensioni fake e imposto il limite per gli acquisti non verificati (fino a cinque a settimana).
In America la lotta ai recensori fake è ancora più aspra. Nel 2015 Amazon ha intrapreso azioni legali contro più di mille utenti John Does: un nome sempre uguale, un unico indirizzo IP e un compenso di cinque dollari a recensione. Tutti sono stati multati e oggi la lotta continua.
Io acquisto spesso da amazon! E faccio recensioni senza interessi, appunto per rassicurare alcune persone che sono incerte sul e-commerce! Ma comunque è un problema grande il fake
Grazie delle informazioni.. d ora in poi farò più attenzione
D’ora in poi farò più attenzione! Grazie mille per l’articolo davvero molto interessante!
wooow grazie mille cara per averci parlato di questo, incredibile, sono ridicoli. Articolo utilissimo, grazie.
mi hai aperto gli occhi verso un mondo che non conoscevo… e pensare che su Amazon tendiamo quasi sempre a fidarci…ti racconto una mia esperienza simile (evitando di citare nomi): qualche mese fa comprai su una pagina facebook una piastra utilizzando pure il contrassegno per sentirmi più sicura. La comprai sia per il prezzo (che non era né troppo alto né troppo basso) sia per i tantissimi commenti positivi con tanto di foto. La piastra arrivò, la utilizzai e ad ogni utilizzo sprigionava una quantità industriale di fumo puzzolente che mi rimase attaccato ai capelli per un mese intero (da allora la piastra non la usai più per timore). La questione adesso è questa: o sono io che ho avuto la sfortuna di comprare una piastra difettosa, oppure non è possibile che TUTTI quelli che l’avevano provata si ci trovavano benissimo e nessuno ha riscontrato problemi… (anche perchè non è difficile cancellare i commenti negativi su facebook…). Adesso le mie sono solo supposizioni e la piastra la terrò senza fare reclami, però non comprerò più da venditori di cui si conosce poco e che abbiano solo recensioni positive!
È una realtà triste che esiste da quando esiste l’e-commerce, è bene saper distinguere le recensioni fake da quelle genuine
È una realtà oltre la mia immaginazione purtroppo e mi ha fatto piacere leggere questo articolo così da essere più accorta nei prossimi acquisti, sperando di evitare fregature
Innanzitutto complimenti per l’articolo che è fantastico! Hai sollevato proprio un grande problema. Io, infatti, tendo sempre a guardare quante stelline ha un prodotto senza soffermarmi a leggere la qualità delle recensioni. Da oggi starò più attenta.
Ti faccio i miei complimenti per il taglio dell’articolo.
Il contenuto è straordinario; fa pensare tutti noi
Ho letto con enorme interesse. Non ho mai comprato su Amazon, ma spesso ci finisco nelle mie ricerche di prodotti utili e qualche opinione strana l’ho notata, ma non sarei mai arrivata a questo utilissimo approfondimento.
Articolo davvero interessante e utile, sicuramente dalla prossima volta farò molta attenzione a queste cose. Sono contenta di leggere che Amazon voglia agire contro questi episodi.
Mamma mia, certo che la gente si inventa proprio di tutto. E’ triste leggere certe cose e personalmente mette anche un pò più di ansia rispetto ai prossimi acquisti che dovrei fare. Sta di fatto che è lodevole che Amazon stia agendo non facendo alzare un polverone come di solito accadrebbe con altre aziende, non so se mi capite… speriamo bene e ciò vuol dire che faremo molta più attenzione le prossime volte e non ci faremo prendere dal mega entusiasmo da acquisto
Articolo davvero lodevole scritto con la giusta criticita’, che apre gli occhi a molte di noi che attratte e ingannate da innumerevoli giudizi meravigliosi si lasciano tantare senza sapere che dietro si nasconde un mondo che tu ci ha raccontato .Io acquisto ,non metodicamente su amazon ,ma solitamente solo perche’ si tratta di un prodotto che conosco e che non trovo piu’ nelle vicinanze ,con sconti ragionevoli ,anche se in passato non con amazon ma con altro, mi sono fatta tentare da una super palette labbra ordinata due volte pagata e mai ricevuta ,nonostante lamentele e richieste di restituzione di denaro , l’occhio e il cuore hanno prevalso sulla ragione ,nonostante io non sia piu’ un’adolescente e avrei dovuto riflettere piu’ a lungo sull’acquisto,ma mi e’ servita la lezione ed ora la mente la faccio prevalere sugli occhi e sul cuore.
Mi hai aperto un mondo che appena solo sospettavo…Io compro su Amazon perchè spesso trovo prodotti non solo cosmetici ma anche libri, musica, etc…che altrimenti difficilmente potrei reperire. Probabilmente il fatto di affidarmi a canali quasi sempre nazionali, con prodotti cmq conosciuti mi ha risparmiato le fregature, facendomi anzi conoscere realtà piccole e grandi degne di stima…trovo cmq personalmente il fenomeno abominevole e non per il fatto che certa gente si venderebbe per prodotti o denaro, da he mondo è mondo si è sempre fatto, prtroppo, ma quanto per chi ignaro si fida non sapendo che in una piattaforma affidabile si trova ad essere ingannata nei consigli per gli acquisti. recensisco sempre i miei acquisti e lo faccio col puro spirito di essere utile a qualcuno ed il peggio che finora mi è capitato è stato imbattermi in pennelli RT fake, restituiti e rimborsati di tutto, spese comprese e tante scuse, e da qul giorno acquisto solo da venditori autorizzati e tracciabili…Grande articolo per un’utile guida!
a proposito di fake, su Amazon ho letto ci sono falsi smalti Essie..
oddio non pensavo si arrivasse a questo punto, pur comprando ogni tanto su Amazon non ho mai fatto caso a questi aspetti.. che schifo.. farò più attenzione sicuramente..
Grazie e complimenti per l’articolo Miss B 🙂