Ombretto Alkemilla Quarzo Rosa – Finish glitter

Care testerine, visto che fra i prodotti speciali di questo mese, c’è anche un ombretto Alkemilla, che essendo un prodotto bio può essere meno conosciuto, ho pensato di farvi la recensione dell’unico ombretto di questa marca che possiedo.

A differenza di Nabla, Alkemilla non fornisce nessuna descrizione delle tonalità, ho però cercato in rete l’appartenenza alla stagione armocromatica che corrispondesse anche alle mie povere conoscenze in materia e mi risulterebbe indicato alle estati chiare.

L’ombretto viene venduto in formato refil contenuto all’interno di una graziosa confezione di cartone su cui sono indicati gli inci ed il pao (12 mesi) nel quale è incastrato l’involucro in plastica trasparente del tutto simile a quello di Neve che contiene la cialda.

Sconsiglio di tenerlo così per utilizzarlo, anche se l’involucro di plastica si richiude proteggendolo, ma di posizionarlo all’interno di una palette magnetica o ad incastro. Io avevo acquistato anche una palette magnetica Alkemilla, che ne contiene 4, attratta dai simpatici decori coloratissimi e dalla scritta sulla copertina che (ho però scoperto quando mi è arrivata) è semplicemente un involucro di cartoncino leggero e non la superficie della palette che comunque resta graziosa.

La nostra cialdina ha impresso il simbolo di Alkemilla, pesa 4 gr ed ha un diametro di 3,6 cm quindi delle stesse dimensioni di quelle di Neve Cosmetics, ma più grande dei 3 cm delle Nabla nelle cui palette magnetiche Liberty Twelve entreranno 7 cialde mentre nella Liberty Sixty solo tre.

INCI: MICA, ZEA MAYS STARCH*, SQUALANE, SILICA, ZINC STEARATE, PARFUM, TOCOPHEROL, GLYCERYL CAPRYLATE, PONGAMIA GLABRA SEED OIL, PERSEA GRATISSIMA OIL*, PRUNUS ARMENIACA KERNEL OIL*, MACADAMIA TERNIFOLIA SEED OIL*, BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER*

Alkemilla propone 27 colori con diversi finish e texture così suddivisibili:

• Bright:  con una texture molto simile agli omonimi bright di Nabla, caratterizzata da pigmenti che una volta applicati sulla palpebra si rivelano intensi e pieni di luce.
• Satin: con una finitura luminosa, comunque molto raffinata, tanto che il mio rosa lo avrei definito opaco se non avessi letto questa distinzione.
• Opachi: con il classico finish matte, pure restando pigmentati e scriventi.
• Opachi con glitter: con base matte, ma provvisti di glitter.

Il mio bellissimo rosa quarzo è sicuramente ispirato all’omonima gemma, ma appare molto più tenue di quel che si rivela in realtà applicato: sembra infatti un tenue rosa pastello quasi confetto, invece vira sul fucsia abbastanza da renderlo portabile anche alle ragazze castane o more cui solitamente (come a me) il rosa non dona molto e lo usiamo al massimo come illuminante.

E’ un colore con personalità e con scrivenza buona e facilmente modulabile intensificando le passate, a me infatti ricorda il colore deciso dei ciclamini di alta montagna. Rientra fra i satinati, sottotono freddo, ma confermo che lo vedo più matte anche se non è completamente opaco, ma risulta invece abbastanza luminoso. Rispetto ai Neve è meno polveroso, ma occorre comunque un po’ di attenzione nell’applicarlo, dopo di che non ha fall out. La scrivenza è media, comparabile ai Nabla opachi, ma inferiore agli shimmer che essendo più cremosi risultano più evidenti, a mio parere è invece un po’ più scrivente dei Neve e io lo preferisco a questi ultimi.

Il colore è davvero una meraviglia e rappresenta nel mio beauty quel tocco che mi risolve qualsiasi make-up inizialmente spento, dando colore e, al contempo, raffinatezza. Grazie al suo finish è luminoso ed elegante e può essere declinato sia nella palpebra mobile che in quella fissa, abbinandolo ai grigi scuri, ma anche ad alcuni toni di carta da zucchero, come ho fatto in foto.

Voto 8

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