Pelle splendida con il peeling: cos’è e a cosa serve

Il peeling è la tecnica di esfoliazione più in voga del momento, rilanciato nell’autunno scorso grazie ad un tam-tam mediatico che gli ha ridato vigore e successo dopo un periodo di continue critiche mosse ai suoi effetti collaterali.

E’ utilizzato nel trattamento dei più comuni problemi cutanei; può essere di vari tipi ed intensità, naturale o chimico, superficiale o profondo. Ma siamo sicuri di conoscerlo davvero? In questo articolo troverai una guida completa sul peeling, completa di utili consigli e tutti gli utilizzi che puoi farne.

Peeling

Cos’è e a cosa serve

In cosmesi e dermatologia con il termine peeling (letteralmente pelare e sbucciare in inglese) si definisce la pratica di esfoliazione volta ad eliminare le cellule morte dalla superficie cutanea, lasciando la pelle libera da impurità e discromie. La sua azione è quella di un purificatore in grado di neutralizzare comedoni, foruncoli e infiammazioni cutanee tramite il ricambio cellulare.

Rigenerante, stimola la produzione di elastina e collagene, innescando uno strepitoso turnover cellulare che alla pelle conferisce un aspetto nuovo. Migliorano infatti la luminosità, il tono, il colorito diventa più uniforme e magicamente puoi sembrare più giovane di dieci anni.

Non è un caso che sia considerato come uno dei migliori anti-age cutanei in circolazione: la sua azione esfoliante appiana le rughe e i primi segni d’espressione, liberandoti per sempre da quell’odioso aspetto sempre stanco e provato.

Leviga la pelle, la mantiene morbida e perfettamente idratata. Consigliato per le pelli a tendenza impura come quelle grasse/miste, esercita una potente azione sgrassante che libera i pori ostruiti, ridando alla pelle la libertà che cerca.

Benefici 

Pensarci porta inevitabilmente a considerarlo come superfluo. In realtà il peeling è una tappa fondamentale della skin care, privarsene significherebbe reclutare la pelle in una gabbia e impedirle di respirare. Che sia uno scrub o un più profondo peeling chimico, puoi:

  • Ravvivare l’incarnato, acquistando nuova luminosità e dei tratti riposati, nettamente più freschi;
  • Sembrare più giovane, grazie alla stimolazione di collagene ed elastina, proteine per la pelle essenziali;
  • Eliminare le rughe in poco tempo, appianandole o riducendole sensibilmente. L’eliminazione della pelle morta conduce ad una nuova pelle, più bella, meno segnata dal tempo;
  • Attenuare l’effetto lucido sulle pelli grasse/miste/impure. L’azione sebo-regolatrice di un buon peeling viso può compiere veri miracoli su foruncoli, brufoli e comedoni;
  • Migliorare la circolazione sanguigna, con una maggiore affluenza di sangue e dunque un colorito migliore, più uniforme;
  • Ottenere un’abbronzatura uniforme e mantenerla. In questo caso ti consigliamo di scegliere uno scrub tra questi;
  • Curare con successo l’acne, riducendo le manifestazioni infiammatorie con un’azione anti-batterica e lenitiva data dagli acidi;
  • Dire addio alle macchie cutanee. Alcuni acidi sono infatti dei depigmentanti, adibiti alla cancellazione di quelle anti-estetiche macchie che non sopporti;
  • Rendere la pelle più morbida e meno ruvida. Soprattutto in caso di mani, ginocchia e piedi;
  • Mantenere il tuo collo giovane e il decolté a prova di scollatura;
  • Ridurre le smagliature, sfruttando la produzione di elastina che permette alla pelle di essere nuovamente più elastica.

Usi del peeling

Voglio una pelle splendida. No, di più: la voglio perfetta! Una pelle sempre sana, fresca e giovane è il desiderio al quale più ambiamo da quando ne abbiamo memoria. Prendersene cura è il primo passo verso la prevenzione ma tante volte ciò si rivela inutile a causa di patologie che possono rovinare qualsiasi nostro sforzo.

Per questo viene utilizzato anche nel trattamento di patologie infiammatorie della pelle come:

  • Acne di lieve e moderata entità con manifestazioni pustolente. Gli acidi impiegati nel peeling chimico esercitano un’azione anti-batterica e lenitiva che penetra fino agli strati profondi del derma, spegnendo ogni tipo di infiammazione in corso;
  • Cicatrici;
  • Smagliature;
  • Psoriasi;
  • Macchie cutanee;
  • Lentiggini;
  • Rosacea;
  • Dermatite seborroica.

In ambito cosmetico è riconosciuto per le sue proprietà rigeneranti, lenitive e idratanti. In particolar modo viene usato in caso di:

  • Colorito spento e opaco. Riduce il grigiore e ravviva l’incarnato, rendendolo luminoso;
  • Stanchezza e perdita di tono. Grazie alle sue capacità rivitalizzanti, ridà vigore alla pelle, migliorandone la grana e il tono, rassodando i tratti;
  • Pelle grassa e con impurità. Normalizza la produzione di sebo, libera i pori ed elimina ogni traccia di lucidità. Foruncoli e comedoni vengono del tutto debellati.

Peeling viso

Fare il peeling al viso è il biglietto per una pelle in splendida forma anche dopo i 50 anni. Va applicato sulle zone più critiche del volto, evitando il contorno occhi e quello labbra.

L’esfoliazione al viso consente di schiarire le macchie cutanee, migliorare la grana e il tono, uniformare il colorito e ridefinire i tratti dell’incarnato. La pelle appare più luminosa, meno stanca e decisamente rinfrescata. Oltre che notevolmente ringiovanita.

Peeling collo e decolté

Anche il collo è importante. Le collane di Venere sono un pericolo costante che nel tempo potrebbe riservare amare sorprese. Per questo è opportuno esfoliare questa parte del corpo con trattamenti specifici che assicurino il mantenimento di un tono accettabile. Meno rughe, più vitalità per un collo sempre aggraziato.

Se vuoi un decolté da scollatura il peeling può essere una soluzione valida. Non c’è segno di cedimento alcuno, la pelle è levigata e luminosa.

Peeling corpo

Viene solitamente usato per preparare la pelle a vari trattamenti ma anche per uniformare l’abbronzatura e mantenerla nel tempo. Non solo: è utile sulle zone più ruvide, sulle quali agisce rimuovendo tutte le cellule morte rivelando una pelle sana, radiosa e più morbida.

Ad ognuno il suo: guida alla scelta del peeling

Prima di tutto, le basi. Saper distinguere i vari tipi di esfoliazione è fondamentale per conoscerli per dare una soluzione al tuo problema. Che si tratti di pelle spenta, di rughe da cancellare o di una patologia molto più severa, puoi scegliere tra scrub e peeling chimico.

Peeling scrub

Lo scrub

Lo scrub è indicato per l’esfoliazione molto superficiale della cute. Agisce tramite funzione meccanica data dall’attrito creato dallo sfregamento della parte granulosa a contatto con la pelle. Le formulazioni più usate prevedono l’uso di zucchero e sale, agenti esfolianti facilmente reperibili in natura e per questo protagonisti del peeling fai da te.

La funzione dello scrub è quella di levigare, ammorbidire e illuminare la pelle. Agisce come un vero preparatore di bellezza, spianando la strada ai trattamenti successivi; creme anti-age e anti-cellulite agiscono meglio se si effettua uno scrub certosino che ripulisca la pelle da impurità e pelle morta.

Lo scrub può essere usato sotto forma di sostanza granulosa o sapone vegetale, come nel caso del sapone nero africano: il suo uso è comune nel gommage praticato negli Hammam ed è per questo che le donne africane sfoggiano una pelle bellissima!

L’effetto è però blando, dura poco ed effettua un’esfoliazione delicata. Per questo non sono previsti tempi di recupero, con una tollerabilità totale da parte delle pelli delicatissime. Inoltre lo scrub non conosce confini: può essere applicato su ogni parte del corpo, eccetto ovviamente contorno occhi e labbra, da soli. Ovunque e quando si vuole.

Peeling chimico

Il peeling chimico

La musica cambia quando si parla di peeling chimico, un trattamento esfoliante da effettuarsi esclusivamente in ambulatorio o centro estetico. Rispetto allo scrub qui aumentano i tempi di recupero, le avvertenze e la preparazione della pelle.

Il motivo è presto spiegato. Si tratta infatti una soluzione in gel caratterizzata dalla presenza, in concentrazioni variabili secondo uso e tipologia di trattamento, di diversi acidi. I più utilizzati sono quelli della frutta, gli alfa-idrossiacidi e i beta-idrossiacidi. Acidi atossici, generalmente ben tollerati dalla pelle in minime concentrazioni e che stimolano il turnover cellulare.

Nessuno attrito, solo pura azione chimica. La pelle può essere esfoliata in maniera superficiale o profonda a seconda dei casi. Viene pulita in profondità, liberata dalle impurità e rassodata, levigata dalla rinnovata produzione di elastina e collagene.

I pori ostruiti vengono liberati, la pelle grassa a tendenza impura perde la patina lucida che la caratterizza. Per questo e altri motivi è vivamente consigliato per l’esfoliazione di viso, collo e decolté. Meno frequentemente per il corpo.

Tipi di peeling chimico

Sono tre e vengono classificati in base alla profondità con cui agiscono sulla pelle:

  • Peeling molto superficiale o superficiale, il più richiesto. Agisce solo sullo strato corneo e basale della pelle, debellando le cellule morte colpendo i lipidi che le mantengono ben salde tra loro. Per questo tipo di esfoliazione leggera vengono solitamente impiegati acidi della frutta (alfa-idrossiacidi): acido glicolico, lattico, citrico e malico in prima linea. Questi, dotati di una struttura molecolare leggerissima, penetrano solo gli strati superficiali della pelle e sono considerati utili nel trattamento di macchie e pelle ruvida.
  • Peeling medio e medio-profondo, caratterizzato dalla presenza di acidi a media azione abrasiva. Il più usato è l’acido glicolico, seguito dal TCA (acido tricloroacetico), valido depigmentante con funzione schiarente. Questo tipo di esfoliazione crea una necrosi sulla parte intermedia del derma. E’ indicato in caso di macchie scure, rughe, pelle ruvida, acne e cheratosi attinica.
  • Peeling profondo, da effettuarsi sotto stretto consiglio medico e non più di una volta l’anno se si effettua sul viso. Sfrutta il potere abrasivo degli acidi TCA e Fenolo, attuando una necrosi a livello di derma papillare e derma reticolare. Utile ai fini di rimozione delle rughe profonde, macchie, cicatrici e smagliature.

I più usati

Peeling con acido glicolico

Ha funzione illuminante, rigenerante e anti-age. L’acido glicolico è uno degli agenti esfolianti più famosi e apprezzati, presente in ambito cosmetico sotto forma di creme, maschere, sieri e pads. Rispetto agli altri acidi presenta una struttura molecolare più leggera, capace di penetrare solo negli strati superficiali della pelle.

L’esfoliazione di questo tipo è di tipo superficiale. Viene usata nel trattamento di piccoli problemi cutanei quali perdita di tono, pelle spenta e piccole macchie. La concentrazione di acido varia dal 10% al 70%: più è alta, più si sconsiglia di effettuare il peeling nei mesi più caldi a causa dell’effetto fotosensibilizzante dell’acido.

Peeling con acido mandelico

Rispetto all’acido glicolico presenta una tollerabilità cutanea più ampia ma un costo decisamente più elevato. Può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno ed è indicato per il trattamento di acne superficiali, cicatrici lievi e primi segni d’espressione.

Peeling con acido piruvico

L’acido piruvico è una molecola naturale prodotta dal nostro organismo,  principale collegamento tra carboidrati, grassi e amminoacidi. La sua funzione è quella di un’esfoliante leggero con proprietà anti-batteriche.

Può essere usato solo o combinato con l’acido glicolico. Ideale nel trattamento di acne di lieve entità e perdita di tono cutaneo.

Peeling con acido salicilico

Il più usato per il trattamento di acne e macchie superficiali. L’acido salicilico è un ormone vegetale utile per contrastare e neutralizzare infiammazioni cutanee e problemi di secchezza, dato il suo potere idratante.

E’ noto per le sue proprietà batteriostatiche e lenitive, utili per il trattamento delle infiammazioni che lenisce mentre ripulisce la pelle. L’esfoliazione è medio-profonda, con tempi di recupero più lunghi rispetto ai peeling superficiali.

Peeling con acido tricloroacetico

Specifico nel trattamento di macchie senili, acne, foto invecchiamento e rughe profonde. Si realizza esclusivamente in ambulatorio a causa delle importanti concentrazioni di acido TCA impiegate nella miscela esfoliante.

La sua è un’esfoliazione profonda, mirata alla totale rigenerazione cellulare. Può essere effettuato su ogni parte del corpo, in particolar modo per le parti ruvide.

Peeling con soluzione di Jessner

La novità è una miscela di acidi per peeling superficiali e molto superficiali. Sfrutta l’azione abrasiva degli acidi salicilico, lattico e resorcinolo per un’esfoliazione gentile che dia tono, luminosità e morbidezza alla pelle.

Possiede un discreto potere schiarente e può essere abbinata al peeling con TCA per un’esfoliazione più profonda. Tre i livelli che caratterizzano il trattamento: nel primo viene applicato un unico strato di soluzione; nel secondo 4-5 strati; nel terzo 6 o più strati.

La soluzione di Jessner regolarizza la produzione di sebo, stimola il turnover cellulare e dona una pelle più sana e fresca.

Come fare il peeling

Se usi uno scrub tutto ciò che dovrai fare è attenerti alle istruzioni riportate sulla confezione. Ti basterà sfregare il prodotto sulla pelle, lasciandolo agire per qualche minuto. Risciacqua con acqua tiepida e prosegui con la tua crema preferita: avrai una pelle liscia, morbida e luminosa.

Se invece hai deciso di sottoporti ad una esfoliazione chimica il consiglio è quello di confrontarti con uno specialista per un consulto su misura. Insieme a lui potrai valutare l’entità del problema, conoscere meglio la tua pelle e capire di cosa necessita. Una volta stabilito il giorno del trattamento e il tipo di peeling, la pelle va necessariamente preparata con un percorso specifico.

Fase preparatoria

Inizia due settimane prima del trattamento. In questa fase la pelle viene lentamente preparata al trattamento mediante l’uso di prodotti specifici con basso potere esfoliante. Gradualmente va diminuita l’esposizione al sole e si sconsiglia vivamente l’uso di prodotti aggressivi per la cute.

Trattamento

Si applica su pelle completamente detersa e asciutta. L’estetista o il dermatologo applica la formulazione servendosi di un pennello specifico o un tampone in caso di piccole zone da trattare.

La seduta dura in genere pochi minuti. La formulazione di acidi è applicata tramite strati, il cui numero varia in base al tipo di peeling e problema trattato. A fine trattamento il viso viene risciacquato con acqua termale e lenito con una crema calmante.

L’applicazione va ripetuta ad intervalli di 30 giorni per 4-5 volte in base al peeling scelto.

Fase di recupero

Il processo di guarigione non è limitante ai fini della vita quotidiana. L’unica raccomandazione in questa fase è quella di non esporsi direttamente al sole, usare una crema con SPF 50 e trattare la pelle con solventi delicati.

La pelle cambia completamente veste grazie al rapido turnover cellulare innescato dall’esfoliazione. E’ possibile notare desquamazioni, rossori e irritazioni con formazione di crosticine. Evitare di cedere al prurito e dare alla pelle tutto il nutrimento di cui ha bisogno con creme specifiche.

Tempi di recupero

Variano in base al tipo di peeling, pelle e problema trattato. Possono volerci da due giorni fino ad un massimo di 10-12 nel caso di peeling molto profondi.

A chi rivolgersi e costi

Il peeling chimico viene effettuato nei centri estetici specializzati o dal dermatologo. I costi sono compresi tra 70 e 100 euro per seduta.

Quando fare il peeling

Dai 30 anni in poi in caso di rughe da trattare, grana da affinare e tono da migliorare. Nel trattamento di acne e patologie cutanee si consiglia di consultare il medico.

L’esfoliazione della pelle va effettuata solo in determinati periodi dell’anno. Evitare quelli più caldi, meglio sottoporsi a questo tipo di trattamento nelle stagioni fredde e dopo l’estate per rinvigorire la pelle provata da caldo, sole e salsedine.

Controindicazioni

Il peeling non va effettuato in caso di:

  • Pelle lesa;
  • Infezioni;
  • Ustioni e scottature;
  • Gravidanza e allattamento;
  • Eczemi;
  • Dermatiti;
  • Allergie agli acidi;
  • Pelle iper reattiva.

Effetti collaterali

Dopo il trattamento è possibile notare rossori localizzati, desquamazione, formazione di croste, irritazioni, gonfiori e prurito. E’ bene specificare che si tratta di effetti temporanei, risolvibili spontaneamente nell’arco di qualche giorno.

In conclusione

Che sia scrub o chimico, è uno dei perni della skin care, da effettuare per ridare alla pelle quella marcia in più negli anni destinata a rallentare progressivamente. Scegli sempre il trattamento migliore per te avvalendoti del consulto di uno specialista per valutare insieme il percorso da compiere.


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7 Comments

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  1. ottimo articolo mi incuriosisce molto il peeling chimico perché fino ad ora ho solo utilizzato scrub per esfoliare la pelle.

  2. Mi piace prendermi cura dell’esfoliazione della pelle di viso e corpo attraverso scrub ed esfolianti. Ho provato anche i peeling chimici nei mesi invernali, davvero un metodo valido per rigenerare ed esfoliare la pelle.

  3. adoro… effettivamente stavo pensando di sottopormi ad un peeling effettuato da esperti alla fine di questa stagione calda. ho trovato molto completo ed interessante cmq l’articolo, come sempre grazie

  4. Credo di essere fra quelle più restie al peeling anche perché mi trovo già in difficoltà con gli scrub viso se non sono iperdelicati, ma con questo articolo mi hai invogliata e penso sia fondamentale, some sottolinei giustamente, curare l’aspetto del collo che, come le mani, è davvero un gran rivelatore di età.

  5. L’esfoliazione, così come tutti i passaggi legati alla pulizia e al rinnovamento della pelle, sono tra le cose che preferisco. Non ho mai provato però il peeling chimico, pur avendolo studiato a scuola di estetica, anche perchè non si adatterebbe alle mie problematiche, preferendo affidarmi solo alle soluzioni estetiche e casalinghe.:-)

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